Cremina versatile di zucca mantovana e rape bianche
Ci sono cose che ti stanno a cuore ma che inevitabilmente passano in secondo piano a causa del lavoro, spostamenti, doveri, e lavoro, lavoro, lavoro…. e lavoro, l’avevo già detto?
Già, pare che a dicembre tutti si sveglino prima di natale e vogliano chiudere il sito, la rivista, il libro… e tu sei li che dici sempre di si e poi corri a destra e a manca, fai le notti, corri e ti stressi per consegnare tutto.
E poi aggiorni la contabilità e ti accorgi che nessuno ti paga da giugno ormai… e allora corri più forte, per raccimolare quei pochi spiccioli per far i regali di natale, e corri.
Corri fino a scoppiare di rabbia, fino a scoppiare in lacrime, fino a scoppiare e basta.
Io corro. E corro. E corro.
Corro con la mente in mille diversi progetti, corro con le gambe da un posto all’altro della città per non spendere in taxi, corro a prendere il treno che mi porterà a Milano, piuttosto che a Mantova, piuttosto che a Roma… corro.
Il mio cuore corre con me, ma comincia ad andare in affanno. Comincia ad essere stanco il mio piccolo cuore.
La mia mente lo segue a ruota. E la testa gira. E il mio corpo mi chiede di fermarmi.
Ma non posso. Non ci riesco.
E allora cerco un pagliativo, una di quelle cose che riescono a fermare il tempo anche solo per un attimo. Anche solo per un istante, l’istante di un assaggio, un cucchiaio dopo l’altro…
Ed ecco che allora mi fiondo in cantina alla ricerca delle verdure che chiedono aiuto. Quelle comprate e poi dimenticate. Quelle che sento vicine, che sento che mi potrebbero fare bene.
Quelle verdure dolci che sanno calmare il mio spirito, che riescono a portare un po’ di tranquillità in questa mente frenetica, che mi riportano all’infanzia. Quei sapori, che per un attimo, anche solo per un attimo, riesconoa ad addolcire al mia vita e a far sembrare meno affannoso il caos che la circonda.
Ed ecco che, ancora una volta, cucinare con solo quello che sta per andare a male in casa dei miei da vita ad una delle ricette più buone che io abbia mai fatto! Una vera e propria coccola. Il mio nuovo Comfort food, una cremina versatile di zucca e rapa.
Forse amo molto questa crema per la sua versatilità e il suo reinventarsi in ogni occasione. E’ sempre lei, ma può coprire vari ruoli in cucina; da vellutata per la cena si trasforma nel sugo per la pasta del giorno successivo, è perfetta come dolce spuntino di metà mattina ma anche da aggiungere alla minestrina in brodo che fate ai vostri bimbi.
Dico solo che l’ho provata, l’ho amata e l’ho messa in vasetti ermetici pronta all’uso!
Ma ora la smetto con le chiacchere e vi lascio la ricetta.
- 100g porro (o cipolla bianca)
- 500g rape bianche
- 1000g zucca mantovana
- olio evo q.b.
- sale integrale di cervia alle erbe aromatiche home made q.b.
- acqua o brodo vegetale q.b. (circa 1,5 l)
- Per preparare la vellutata di zucca e rape bianche, pulite la zucca e la rapa e tagliatele a pezzetti. Mettetele da parte.
- Lavate il porro e tagliatelo a rondelle. Scaldate due cucchiai di olio evo in una pentola capiente e versatevi il porro. Fate soffriggere e poi aggiungete la zucca e la rapa. Mescolate per 1-2 minuti e poi aggiungete tanta acqua (o brodo vegetale) fino a coprire le verdure.
- Mettete il coperchio e dimenticatevi della vostra vellutata per circa 30 minuti.
- Controllate con una forchetta che le verdure siano cotte bene, altrimenti prolungate la cottura di 10 minuti. Levate dal fuoco e frullate il tutto. Assaggiate e aggiustate con sale aromatizzato alle erbe.
- A seconda dell’uso che ne volete fare:
- MERENDA METà MATTINA: fate asciugare fino ad ottenere una purea (mescolando spesso perchè non si attacchi o mettendo la retina che usate per le marmellate);
- VELLUTATA: lasciatela liquida, nel caso aggiungete acqua o brodo e condite con spezie, erbe aromatiche o pinoli tostati
- SUGO PER LA PASTA: prendetene il quantitativo necessario e ripassatela in padella per farla asciugare un po’. Padella in cui poi farete saltare la pasta.
Prima di lasciarvi è doveroso un ringraziamento. Grazie piccola grande Vaty per aver ideato il tuo contest, per averlo condotto come solo tu riesci a fare e per aver coinvolto giudici importanti come lo Chef Chicco Coria e la mia carissima Laura Adani.
Grazie a tutti voi per aver premiato la mia zuppa di funghi cinesi. Essa avva per me anche un grande valore affettivo come dimostrano le immagini del post e quindi sono felice due volte! *_* GRAZIE GRAZIE GRAZIE!
Un abbraccio… e torno al lavoro!
ps. come mi piacerebbe far ghirlande e addobbi invece che lavorare!! Mannaggiaaaaaaa
Raccontato così mi fai venire in mente il criceto sulla ruota…no no non va bene mia cara, non va bene correre troppo, non va bene che nessuno ti paghi. Prendi fiato. Te lo dico da coinvolta nel tuo correre, quando il corpo ti manda dei segnali ascoltali. La cremina è di quelle che fanno bene si vede ma io prima di guardare la ricetta mi innamoro della poesia delle tue foto, del calore che trasmettono…..insomma se Mina potrebbe cantare l’elenco del telefono e fare successo tu potresti fotografare una m….rda e farla sembrare invitante….ho reso l’idea?
Trovo che sia ingiusto tutto questo,ma dirtelo non credo che ti aiuterà poi molto…ma lo dico comunque.
Soprattutto per le persone come te,di valore sia per l’aspetto lavorativo che per quello che dimostri di essere qui dentro…mi dispiace, decisamente non meriti tutto questo.
Ma questa vellutata è una carezza,davvero meravigliosa, spero possa aver placato l’affanno almeno un po’.
Un abbraccio
Sei giovane e ti assicuro che correre fa parte del gioco… sarebbe bello anche prendere qualche soldino, anche perché tu vali molto e ti dai molto da fare, ma in questo mondo si tende a sfruttare le persone. Ricordatelo quando diventerai grande e avrai qualcuno sotto di te… e forse il mondo migliorerà 🙂
P.s. Le tue foto sono sempre meravigliose e se non vincevi tu il contest chi altro poteva vincerlo??? BRAVAAAAAAAA
Capisco benissimo quello che scrivi… mi ritrovo spesso a fare queste considerazioni, forse perchè ho scelto lavori precari e instabili, che mi piacciono ma fanno anche penare…
Fermarsi a volte sembra un lusso… ma ho capito che noi veniamo prima di tutto… che darsi da fare e soddisfare tutti va bene ma entro un limite… e quel limite noi lo capiamo, lo sentiamo…
Sarebbe bello se il mondo fosse come questa vellutata… morbido, senza spigoli o punte, plasmabile, dolce, rassicurante, buono… io provo a cercare sprazzi di tutto questo nella quotidianità e quando ci riesco mi sembra una conquista… 🙂
(adoro le rape bianche ma l’ho scoperto solo quest’anno, quando le ho ri-assaggiate!)
Corre….questo fa parte della vita, che tu corra a piedi per risparmiare va bene, ma che tu corra per persone che non ti pagano per tutto il lavoro che fai allora questo davvero non va…..fermati, fai una bella telefonata perché per la gloria ormai non si lavora più!!!!! Non ho parole davvero……..io direi che domani puoi metterti a far ghirlande piuttosto che i 400 metri!!!!!! Ricettina come al solito divina e ti abbraccio tesoro, sai che ci sono sempre per te!!!
Io e la zucca siamo pappa e ciccia, ma proprio proprio.. diciamo che con le rape non ho lo stesso rapporto d’amore, ecco.
Però se con tutto questo trasporto mi “pubblicizzi” questa cremina, dovrò cedere al suo fascino!
So quanto sia difficile fermarsi, ma se è tutto di te a chiederlo, fallo… anche se per poco.. a volte è l’unico modo per riprendere a correre!
Ohhh sò esattamente di cosa parli e anche io all’inizio ero così, ma con l’esperienza (questa parola mi fa sentire vecchia) ho capito che a volte bisogna essere un po’ egoisti e pensare a guadagnare in salute piuttosto che perderla (insieme ai soldi), il lavoro con gli anni ti rende più dura, a volte anche “acida” e tutto questo a discapito anche delle persone che ti stanno a fianco; quindi chiediti se ne vale davvero la pena. Fermarsi ogni tanto fa bene e ti fa ricominciare con una marcia in più. Un bacio Tata.
Povera Benny. Non so se la cosa può consolarti: non sei sola. Per molti di noi la vita è così. Per chi si butta in un lavoro autonomo, come free lance il rischio è proprio questo, e succede che quando sei talmente impegnata a lavorare, ti dimentichi di recuperare i tuoi crediti ed i clienti fanno gli gnorri perché se uno non chiede e non rompe le balle, meglio, si a fa a dimenticarsene. Devi trovare un momento nella tua giornata, in cui dedicarti alla tua amministrazione. Se non lo fai, più in là diventerà un vero problema. E’ parte del tuo lavoro anche questo, e non è quello per cui tu lavori? Su, passami una ciotola di questa zuppa che mi consolo con te….dai, fondiamo un club!
Ti abbraccio topino.
Anche se corri sempre, Benny cara, io invece sento sempre la tua presenza, sai? non conta il “quanto” ma il “modo” e tu hai in modo incredibile di esprimere affetto, sostegno e amicizia.
Ogni tua zuppa, crema, vellutata, sono delle vere carezze.
E così, credo che le piccole vittorie che qui ci prestiamo ad incoronare siano delle vere soddisfazioni, non tanto per il “valore”, quanto per ciò che si cela dietro: dedizione, nonostante l’assenza di tempo, l’affetto, nonostante gli impegni, e cosi via.
Grazie a te di tutto e complimenti. Ancora una volta dimostri davvero il tuo talento.
ti voglio bene Benny!
Grazie per la ricetta, ho esattamente gli ingredienti necessari e questa sera ero indeciso cosa prepare per cena e questa indicazione mi è davvero utile. Grazie ancora e a presto
Buon anno Benny, sì, bisogna rallentare, anche a me ogni tanto sembra di stare per esplodere tanto corro. Allora iniziamo con buoni propositi? Le tue foto sono sempre incantevoli, sei una maga. Un abbraccio : )