Sarà la mia nuova dipendenza …Fede?
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Io dico che ci sono cose nella vita che una volta scoperte poi non ne puoi farne più a meno.
Per me, ad esempio, è stata immediata dipendenza con lo swing e il jazz. Ricordo ancora il pomeriggio in cui andai nella casa nuova del mio zio, perchè mia madre voleva che gli portassi quella verdura dell’orto che gli aveva promesso.
Non ero contentissima del mio compito; questo perchè stavo giocando con le mie Barbies e la casa dello zio a piedi distava almeno 20 minuti… avrei perso “tantissimo tempo” a discapito dei miei giochi. (All’epoca 20 minuti erano tantissimi…ora mi pare volino in un soffio… come cambia la concezione del tempo crescendo!!)
Sta di fatto che, diciamolo, ero una bambina furbetta ma ubbidiente e così presi il mio bel cestino con le verdure e scesi in paese.
Costeggiai il fiume e arrivai alla nuova casetta dello zio. Il progetto di ristrutturazione lo aveva fatto mio babbo e in quel momento (già a 10 anni ero afffascinata dall’architettura) pensai che era stato bravissimo! ^_^
da sinistra: IO, mia cugina, mio fratello, mio cugino |
Poi quell’aria fresca, quelle note… (queste note ♫ ) da dove venivano?
Alzai il mio muso al cielo e sembrava che le nuvolette cantassero… ma avevo 10 anni e sapevo che non poteva essere possibile.
Ricordo le persone che mi passavano accanto ma io ero immobile, in ascolto di quelle note lontane…
Poi la inestra al secondo piano in alto si aprì e il volume si alzò, le note si unirono in una melodia distinguibile ma a me sconosciuta.
Nemmeno lo riconobbi sul momento. Mio zio si era affacciato alla finestra e mi chiamava: “Bene, sali, mi ha detto tua mamma che arrivati. Vieni su forza, la porta è aperta!”
Mi risvegliai dall’incanto e salii le scale, curiosissima nei confronti di quei rintocchi di pianoforte che l’uno dopo l’altro mi avevano fatto innamorare.
La musica proveniva dallo stereo dello zio. Niente nuvole o angeli canterini per quella musica celestiale.
Consegnai il mio cestino e poi, nella timidezza la domanda usci da sola dalle mie labbra: “Zio, chi è che canta?”
“Sono più autori mia cara, questo è Frank, Frank Sinatra. Se ti piace ti posso prestare qualche cd.”
E così svuotai il cestino di frutta e lo riempii di Frank Sinatra, Ella Fitzgerald, Louis Prima, Andy Williams, Cole Porter, Billie Holiday, Glenn Miller, Fletcher Henderson e tanti altri…
… e dopo 13anni il mio amore/dipendenza non mi ha ancora abbandonato.
Tutto questo per introddure un nuovo amore, che non credo mi abbandonerà facilmente. Questi pasticcini di frolla, con ripieno alle mandorle.
Tutto è cominciato con il carinissimo gioco promosso da Cinzia, che moltissime di voi conosceranno: “Dai ci scambiamo una ricetta?”
Se la prima volta, abbinata a Mascia, vi avevo proposto questa meraviglia, ve la ricordate vero? (E come dimenticarla!! :P), con il secondo sorteggio, vi propongo ancora un dolce, anzi un dolcetto.
E questa volta sono andata a pescare tra i segreti di Federica, del nostro carissimo Pulcino ^_^ e ho deciso di scegliere una di quelle ricette di famiglia, che difficilmente possono deludere. E infatti così è stato.
E per me e la mia famiglia, è nato un nuovo amore, del quale non possiamo più farne a meno.
Vi riscrivo la ricetta originale con le mie modifiche (pochissime perchè era perfetta così!).
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PASTICCINI di FROLLA con RIPIENO alle MANDORLE
INGREDIENTI
(per 20 pasticcini a forma di mandorla fatti con questo stampo Guardini)
-originale- -mia versione-
200 gr di farina 150gr di farina
100 gr di burro 50 gr di fecola
50 gr di zucchero a velo 45 gr di zucchero a velo
2 tuorli 1 uovo
1 pizzico di sale 1/2 bicchiere di olio all’arancia Marina colonna
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
● per il ripieno
220 gr di mandorle pelate 200gr di mandorle pelate
2 uova 2 uova
4 cucchiai di panna fresca 4 cucchiai di panna fresca
100 gr di zucchero 100 gr di zucchero BRONSugar Guadeloupe D&C
liquore mandorla amara 1 fialetta di essenza di mandorla
2 o 3 goccie di olio essenziale d’arancia 1/2 fialetta di olio essenziale d’arancio
1 puntina di cannella 1/4 cucchiaino di cannella regina Tec-Al
1 cucchiaio di succo di limone
Per il procedimento:
Per la frolla della fede vi rimando direttamente da lei.
Per la mia vi rimando direttamente QUI, dove sono spiegati tutti i passaggi. ^_^
Ricordate che la frolla va preparata in anticipo! Almeno un’ora prima, almeno….
Quando avrete preparato la frolla seguiamo i passi della fere per il ripieno:
“Tritate finemente le mandorle. Sbattete a lungo i tuorli con lo zucchero (meno un cucchiaio -che servirà dopo-), aggiungere la panna fresca, 2-3 cucchiai di liquore -io una fialetta di essenza di mandorle- , l’olio essenziale -io 1/2 fialetta di essenza di arancio- , una leggerissima spolverata di cannella e le mandorle tritate.
Montate poi gli albumi a neve ferma con lo zucchero rimasto e un cucchiaino di succo di limone, poi uniteli al composto di tuorli, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto con una spatola per non smontarli.
Riprendete ora la pasta dal frigo, battetela con il matterello fino ad appiattirla il più possibile, poi stenderla in una sfoglia sottile – se con la mia frolla avete difficoltà a stenderla appiattitela con le mani direttamente nello stampo, la riuscita sarà perfetta allo stesso modo, come la famosa torta– e da questa ricavare dei dischi di 5cm di diametro – io ho ricavato delle losanghe di 4 cm più grandi rispetto al mio stampo-.
Con i dischi di pasta -le losanghe per farli a forma di mandorla- (e tanta pazienza!) foderare degli stampini mignon tagliando via l’eccesso dai bordi.
Bucherellare il fondo con uno stizzicadenti -io una forchetta- e riempire con il ripieno alle mandorle.
Cuocere in forno caldo a 180°C per circa 20 minuti, fino a che la superficie sarà bella dorata.
Lasciar raffreddare i pasticcini su una griglia e servirli cosparsi di zucchero a velo.
Aggiungerei una piccola nota: siccome il composto del ripieno poi in forno “cresce” riempite le barchette fino all’orlo ma non di più alimenti uscirà troppo dai bordi. Se invece rimanete fino all’orlo cresce quel pò che li rende bellissimi e più golosi! ^_^
Grazie Fede!
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[English version]
Ingredients
for about 30 pastries
– For the pastry • 200gr of flour• 100g of butter• 50g icing sugar• 2 egg yolks• a pinch of salt– For the filling• 220g peeled almonds• 2 eggs• 4 tablespoons of fresh cream• 100 g sugar• bitter almond liqueur• 2-3 drops of essential oil of orange• a pinch of cinnamon (optional)
Made the pastry in advance. Sift the flour, add the cold butter into small pieces and quickly rub it between your fingers with flour. When the mixture has taken on the consistency of a flour, make a fountain in the center add the icing sugar, egg yolks and a pinch of salt, beat with a fork until they are well blended, then again with the help of fork, cover the dough with eggs and sugar with the flour and begin to sgranarlo. With the help of a spatula to work quickly by lifting the compound from the sides towards the center, and pressing ammassandolo always with the spatula towards the center. If too dry, add a couple of tablespoons of cold water.When the dough is almost finished, roll it on a work surface with the palms of your hands tighten into fists but without kneading and above. Wrap in plastic wrap and let rest in refrigerator for an hour.Prepare the filling. Finely chop the almonds. Beat the yolks with the long-sugar (less than a tablespoon), add the cream, 2-3 tablespoons of liqueur, the essential oil, a light dusting of cinnamon and almonds. Beat the egg whites until stiff with the remaining sugar and a teaspoon of lemon juice, then join them to the mixture of egg yolks, stirring gently from bottom to top with a spatula to remove them do not.Take up the dough from the refrigerator, beat it with a rolling pin to flatten it up as much as possible, then roll into a thin sheet and from that deduce the discs with a diameter of 5cm. With the disks of dough (and patience!) Lined molds mignon (I used them) cutting away the excess from the edges. Prick the bottom with a stizzicadenti and fill with the almond filling.Bake in preheated oven at 180 ° C for about 20 minutes, until the surface is pretty golden.Let the cakes cool on a wire rack and serve dusted with icing sugar.
Ma eri fantastica come ora anche da piccola tesora! 🙂 Mi incanti con tutte le tue scoperte fai veramente venire la nuvoletta quella dei fumetti, con tanto di pallini che salgono su dalla mia testa hai presente? 😉 Magnifici questi dolcetti e ora mi ributto anche io nel gioco di cinzia troppo bello! ;))
Sai che mi hai convinto? li farò mooolto presto! 😉
Vevi 🙂
P.s quando ci vediamooooo???
M’hai fatto emozionare bimba! Perchè anche per me (come sai) questa ricetta è legata al ricordo di uno zio a cui volevo un gran bene e…non so nemmeno che dire! Sono solo felicissima che fra tutte tu abbia scelto proprio questa e mi piace molto l’idea dello zucchero di canna come quella dell’olio all’arancia per la frolla. sarà la prossima versione che sperimenterò, con un tuffo al cuore e un pensiero a te. Grazie tesoro, un bacione grande
Cara Benedetta, le passioni sono passioni…creano dipendenza, in particolare quando ci colpiscono da subito !
Favolosi questi pasticcini alla mandorla e bellissime le foto !
Buona giornata
Che bella la tua storia tesoro ( e che carina la foto ^^ ) , le ricette di Federica son sempre una sicurezza 🙂
Poi mi piace tantissimo la modifica della frolla, sai che preferisco quella all’olio!
Insomma, bravissime a tutte e due mie care ^^
un bacione grande
Una ricetta che arriva al “cuore… del sapore”! Mi ricordano tanto i ricciarelli senesi…. Un bacio formato maxi:)
Condivido in pieno l’ amore per Frank Sinatra!!!quanto è meraviglioso!?!!?la ricetta mi piace proprio…in effetti non mi ricordo una ricetta del tuo blog che non mi sia piaciuta 🙂
baci
Ma che meraviglia io adoro i dolci alle mandorle.Che bonta’ questa versione!!!www.dolciarmonie.blogspot.it
lo confesso, ho letto di corsa il tuo racconto perchè sono rapita da questi dolcetti, li voglioooooooooooooooooooooooooo! Un abbraccio SILVIA
che meravigliaaa! Devono essere buonissimì!
Benedetta, oggi sono senza parole di fronte a questo post…
Sai che abbiamo gli stessi gusti musicali (come non innamorarsi di Frank!:))!
Stupendi questi pasticcini, del resto adoro tutte le ricette di Federica!
Magnifiche le tue foto!
E’ ufficiale: sono diventata anche io dipendente da questi pasticcini..solo a guardarli!! bacioni!
Questi pasticcini sembrano deliziosi, il tuo racconto musicale mi ha emozionata tanto. E apprezzo moltissimo anche i tuoi gusti =)
Che bel ricambio che hai ottenuto andando da tuo zio quel giorno!! 🙂 Anche io adoro Frank Sinatra *_*
Stupendi questi pasticcini, complimenti a Fede e a te! 🙂
Un bacione
E se sono diventati indispensabili….mi sa che sono una cosa veramente buonissima!! Oltre che carini :DD
sono ammirata da tutto questo tuo bellissimo mondo! piacere di conoscerti, passerò a trovarti spesso se non ti dispiace.
LaFra
Accidenti detta così, mi fai venire voglia di mettermi in cucina all’istante.
Bellissima la storia di tuo zio e del jazz e anche la foto. Insomma si è capito che questo post mi è strapiaciuto?
Complimenti sempre cose interessanti scopro da te
Ma sono meravigliosi, poi io adoro i dolcetti alle mandorle!
(bello il racconto!:-)
Certo che un cestino riempito con un carico di musica del genere è un bell’inizio per una bambina di 10 anni e in effetti anche questi tortini minacciano una dipendenza =))
Che spettacolo questi dolcetti! e il tuo racconto è dolcissimo e pieno di emozioni! un bacio
…dall’incontro di due foodblogger stupende non poteva che nascere questa meraviglia! 🙂 Per PURA parcondicio, io me li gusto in entrambe le versioni ihih 😀 ma il vero quesito è…come ho fatto a perdermi la tua frolla all’olio?!?Scappo a rimediare appuntandomi tutto!un abbraccio 🙂
questa me la segno, perchè è una ricetta golosissima! complimenti, ne assaggerei una volentieri! baci 🙂
bellissimibuonissimi!!! ..che bello accostare due passioni come queste, così profonde (perché la passione per la musica jazz non può che essere incondizionata e totale, lo ben so!) eppure appartenenti a due mondi sensoriali diversissimi.
mi prendo un dolcetto!
Benedetta, non so piu’ come scusarmi con te per non aver ancora preparato quelle meravigliose treccine agli agrumi in piu’, è passato così tanto tempo che ci sono ancora almeno 15 tue ricette che voglio provare, e sono in piena crisi da cucina !
Ti prometto pero’ che rimediero’ prestissimo !!
Un abbraccione grande
anche io adoro il jazz e i cantanti che hai citato sono anche tra i miei preferiti!!
complimenti per queste barchette, quanto mi piacerebbe assiggiarne una 🙂
Che bello che una bambina sia rimasta affascinata da una musica così “da grande” e che poi ti sia rimasta questa passione! Come la passione per queste dolcetti anche qui mi sa che ne mangerei una quantità esagerata!!!!!! Splendidi e che bella la foto!!! Baci
Beh, come dire, sei stata fulminata dalla musica! Io da queste barchette, che mi ricordano qualcosa che ho già preparato (prima del blog, chissà dove sono gli appunti) però la tua frolla…come ho fatto a dimenticarmene????Io l’ho fatta per i biscottini di Pasqua ma mi segno la tua che, si vede, è di gran lunga migliore! Bacioni
Io di dipendenze ne so qualcosa… ne ho troppe! questi dolcetti con le mandorle dentro devono essere proprio buoni! E che bella la fotina!
a presto:*
Ahhhhh lo so bene purtroppo (si fa per dire!!)…le ricette della Fede sono droga allo stato puro 🙂
ho avuto la fortuna di assaggiare “the original ones” e ti capisco!!
Meravigliosi questi ricordi, altrettanto quanto questi pasticcini assolutamente da provare. Mi hai fatto venire una voglia 😛 BACI!
questa volta non te la copio perchè il ripieno alle mandorle non mi fa impazzie… però ‘ste foto sono cosìè invitanti… devono essere morbidi e fragrante.. magari un assaggino giusto per….
ciao cara, un bacio grande
Hai “giocato” con la regina dei dolci e riproposto un dolce delizioso e che mi ero persa! E la tua foto da piccola è troppo, troppo bella… Bacio
assolutamente divini!!!
Sorry this is in English. These almond pastries are so incredible – I love the shape and powdered exterior. These are unlike anything I have ever seen before… I am featuring this post in today’s Friday Food Fetish roundup (with a link-back and attribution), but please let me know if you have any objections. As always, it’s a pleasure to be following your creations…
emozionante racconto e bellissima ricetta, mi piacciono da impazzire i dolci con le mandorle!!
mamma che meraviglia questi pasticcini e adesso mi sa che diventeranno anche la mia dipendanza magari assaporati insieme alle bellissime canzoni di Sinatra che adoro!!!!Baci,Imma
TEsoro certo e guai a te se scappi da bologna senza salutarmi!!! Ci sent per tel! baci
Vevi 🙂
i pasticcini sono sublimi ma… da una ballerina di tip tap amante del jazz e dello swing non puoi che ricevere un applauso per ogni voce menzionata alla fine del post.. abbraccio in pieno i tuoi gusti musicali, e abbraccio pure te fino a strizzarti perchè mai avrei immaginato di incontrare in rete attraverso ricette e racconti dei gioielli preziosi come te:)
Che bel post che hai scritto… forse è perchè mio padre fa il pianista ed io sono cresciuta in una casa piena di musica, ma l’ho trovato veramente bello… come un piccolo momento di verità.
PS W Frank!
Bellissimi! Buon we
leggerti è sempre più bello, sai cara?!
Che bel post…e che bei dolcetti, voglio provare a farli anche io!
Un abbraccio e buon fine settimana
Li devo assaggiare!!!!!!!!!!! spero di passare per il tuo paesino nel weekeend! nel frattempo buon lavoro..
kiss
Pasticcini (delizioni e carinissimi) a parte: ma eri anche tu nipote della prozia Gaetana?!? Perché quei coltelli ce li ho anch’io…
Post carinissimo, Ciao!
Sabrine
Ciao Benedetta,
mi hai lasciato il link sbagliato…Ne sono contenta così ho potuto girale e leggermi con calma i tuoi ultimi post, te l’ho già detto che ti adoro 🙂
A parte la competenza nel disegnarti un blog delizioso, i post sono tutti delle storie dove ci si immerge anche grazie alla musica che scegli.
Brava!
Questi pasticcini di federica li ricordo ancora, quando li ho letti da lei il giorno che li ha postati.
Grazie
certo che ti ho inserita anche nel quarto sorteggio…Mica si mi puoi lasciare proprio tu!