Chai latte: il ricordo di piedi freddi e di canti indiani
C’è un posto tra le vigne e i noccioli astigiani che ha il sapore di incenso e di canti. Si trova su una delle infinite colline, appena sopra la nebbia dell’alba. Lo scorgi dopo una stretta curva, quando la valle ti si apre davanti agli occhi: è uno di quei posti in cui, ancor prima di vedere la porta di ingresso, senti il profumo del luogo.
È un posto che conservo nel cuore insieme alle preghiere, ai colori, agli occhi arrossati per la vicinanza al fuoco, ai piedi freddi che, nel silenzio del mattino, attraversano il prato per andare a fare la paduka puja.
È nell’ashram di Villa San Secondo che ho visto per la prima volta cucinare un’infinità di piatti e bevande indiane, tra cui anche il Chai latte.
Caldissima e leggermente piccante, è la bevanda che più adoro e che preparo sempre appena ho un momento libero. Sì, perché con il chai c’è bisogno di concedersi un po’ di tempo, di rallentare e di aspettare. Non basta solo lasciare le cose in infusione, ma bisogna seguire i ritmi dell’acqua che bolle e che si raffredda pian piano.
Vorrei potervi restituire i profumi di incenso, di ghee e di fuoco sacro. Vorrei farvi conoscere la sensazione del cuore che ti esplode nel petto nel vedere crescere l’alba sopra la nebbia, mentre si canta, circondati da colori e suoni.
Per ora vi lascio la ricetta del Chai come lo conosco io, poi, chi lo sa, un giorno magari ci incontreremo al Centro Spirituale Di Pace Herakhandi. Io vi aspetto lì.
Ecco una canzone perfetta per gustarsi questa bevanda con lentezza e tranquillità: https://youtu.be/ma5NJ3ucV4M
Il Chai latte è perfetto per accompagnare un dolcetto, come il nostro plumcake cocco, cioccolato e arancia. Un’esplosione di aromi e di sapori che renderà la tua pausa un pochino più speciale.
Per scoprire altre ricette straniere, clicca qui
Tanti dolci della colazione, perfetti per accompagnare questa bevanda, puoi trovarli nella rispettiva categoria