A passeggiar per funghi…
Capita così che un pomeriggio ne parlo con papà.
“Pa’, ti ricordi com’era bello quando da piccoli a novembre ci portavi a raccogliere funghi e castagne? Andavamo noi, i cugini, gli zii di Bologna. Era una bella tradizione! è un peccato aver smesso.”
“Eh lo so, ma con il comune non ho tempo…”
“Lo so papi, ma a me piacerebbe tanto tornarci. Tu non puoi mai?”
“Adesso vediamo dai… in effetti con questa calda umidità il bosco sarà bello fiorito….”
E così sabato scorso mi passa a prendere al treno, raggiungiamo assieme il paesello e dalla nebbia di città arriviamo al classico paesaggio che si impossessa del paesello nei giorni d’autunno: aria tersa, cielo limpido ed i monti una tavolozza di caldi colori.
Mamma aveva preparato il pranzo: polenta, yummi! Durante il pasto papà seduto di fronte alla finestra guarda spesso fuori, pensa e poi salta su: “In effetti le 3 del pomeriggio è già tardino, ma con una giornata così come possiamo non fare un giro al castagneto! Venite?”
Io non me lo faccio certo chiedere due volte e corro a vestirmi “Bosco Style”
Mentre mi vesto convinco anche mia mamma che si lamenta che a casa ha troppi lavori da sbrigare ma in cuor suo non vedeva l’ora di venire con noi 😉 …e partiamo!
Papà ci porta così in un castagneto vicino a casa, dove di solito trovava qualche famigliola. Però, andando su con la panda 4×4 del ’72 incontriamo vari fungaioli che rientrano alle loro dimore.
“Ecco, se son passati loro non troveremo nulla!” Esorta papà.
Ma a me non importa troppo, il bello di queste giornate è stare di nuovo nel bosco con mamma e papà.
Come quando ero bambina.
La stessa emozione, lo stesso profumo.
E così si arriva al bosco. Colori, profumi, odori, suoni. Sempre diverso ma sempre riconoscibile, sempre magico. Il bosco.
Senza ora scrivere un romanzo, vi lascio immagini del nostro vagare, colore di foglie e colore di funghi. I famosi funghi che tutti avevano già raccolto e che invece si sono rivelati anche a noi.
Eh si, perché non solo non sempre è difficile trovare i funghi, ma lo è anche riuscire a vederli. Gli unici che si vedono bene sono quelli velenosi! Eppur son così belli…
Dopo vario peregrinar ecco che troviamo anche le famose famigliole quelle buone in padella, con l’uovo… La ricetta?
Nei prossimi giorni la trovate sul blog, promesso!
E poi ecco che spuntano le porcinelle! La prima a trovarne è mamma e poi anche papà trova la sua… io continuo il mio peregrinar alla ricerca del fungo commestibile…
E poi eccola. La vescia!! E mamma che per me la fa “soffiare”…bellissima!
Infine arrivano cantarelli…
e… i porcini! Porcini grandi come le mani di papà….meravigliosi e dal profumo inconfondibile. Non vi dico poi a casa le ricette… 😉
Ma oggi invece voglio lasciarvi una ricetta leggermente rivisitata… eh si perchè non si può mica non rispondere al contest di un’amica come la mia Vaty. E quindi ecco che la mia tradizionale crema ai porcini si trasforma in una crema ai funghi cinesi.
Il risultato?? Bhè a me è piaciuto moltissimo (e non solo a me 😉 ) ma giudicate voi!
- 100 g di riso integrale a chicco tondo750g di brodo vegetale home made
- 70 g di funghi cinesi essicati (un mix di Shijtake* e Orecchio di Giuda**)
- 30 g di olio extravergine di oliva
- 30 g di prezzemolo
- 5 g di aglio
- La sera prima mettere a bagno in acqua tiepida i funghi. Mettere il riso in una casseruola, aggiungere il brodo e portare dolcemente ad ebollizione. Cuocere per 45 minuti. Servendosi di un frullatore a colonna rendere cremoso il tutto. Se si vuole eliminare la fibra grossolana, passare il tutto a setaccio e/o passino (ad esempio per i bambini). Nel frattempo mettere in una padella l’olio evo, tagliare i funghi e versarli nella padella. Far soffriggere i funghi per 10-15 minuti a fuoco basso e con coperchio -se serve aggiungere un goccio del brodo di cottura. Versare quindi i funghi nella crema di riso, all’occorrenza insaporire e cuocere per altri 5 minuti nella padella di cottura dei funghi. A piacere prima di servire condire con prezzemolo tritato, parmigiano grattugiato e tamari.
*Lo shiitake (Lentinula edodes) è un fungo medicinale commestibile tanto noto in Oriente. E’ molto ricercato per i suoi effetti terapeutici, soprattutto sul sistema immunitario. Le proprietà dello shiitake non finiscono qui. Questo fungo “terapeutico” orientale:
- è utile nell’abbassare il colesterolo e nel prevenire l’arterosclerosi;
- esplica un’attività protettiva del fegato e promuove la formazione di anticorpi contro l’epatite B;
- oltre a virus e batteri, combatte alcune infezioni fungine, come quelle provocate da Candida albicans;
- ha effetto prebiotico, cioè promuove la formazione della flora batterica “buona” per l’intestino;
- contrasta la carie, grazie all’azione germicida nei confronti di molte specie di streptococco che si annidano nella placca dentaria;
- aiuta nelle situazioni di sovraffaticamento fisico e psichico.
**L’orecchio di Giuda è un fungo molto apprezzato e ricercato in alcuni paesi orientali (Cina, Filippine, Giappone), dove viene coltivato e commercializzato, in quanto ingrediente fondamentale della cucina asiatica. Tuttavia, l’auricularia polytricha non è solo un fungo commestibile, ma possiede anche preziosi principi attivi da anni molto usati in Asia.
Le sue sostante biovitali, come potassio, calcio, ferro e zinco, lo rendono un fungo terapeutico estremamente interessante. Se però consumato troppo di frequente e in quantità eccessive può far insorgere la sindrome di Szechwan.
Con questa ricetta partecipo al super contest di Vaty.
Io intanto torno tra i boschi con mamma e papà… (per altre foto di funghi andate sul mio album “A passeggiar per funghi…” )
stupende queste foto!!! e la ricetta mi incuriosisce molto
Benny come si fa a non amarti, da dove comincio….le foto fatte nel bosco e di pomeriggio, con poca luce , sono la fine del mondo… sembra di sentire il profumo del muschio. La passeggiata con i tuoi è pura poesia e poi i funghi cinesi che, a me piacciono tanto, rivisitati per la Vaty. Se ci dobbiamo incontrare per quella cosa io voglio venire al paesello e fare una passeggiata nel bosco…lo metto nel contratto. buona settimana. un bacio.
benni cara, chi meglio di me ti protrebbe capire??
con la differenza che quando il mio di babbo mi porta nel bosco mi fa alzare alle 6 del mattino e poi salire su per la montagna in macchina e vestiti di tutto punto (cioè come cinghiali che se per sbaglio ti siedi su un masso c’ è il richio che non ti vedano e ti lascino lì tanto sei mimetizzata bene), col paniete sottobraccio rivestito di felci.. : )
io la macchina fotografica non me la porto mai, sono una “cacciatrice”: paniere, bastone (fatto da babbo) e merende nelle tasche.
bacinooo!
p.s.: il pane è pronto eh…..
Che foto meravigliose.. e la ricetta “contaminata”? Una delizia!
Poi ci dovrai far vedere cosa avrai fatto di tutti quegli splendidi funghi 🙂
Ciao Benny, ho passato parecchie estati in montagna nei boschi per funghi e ho un ricordo meraviglioso!
Ti segnalo che con Explorer le foto le vedo molto male: sono allungate e la larghezza e la lunghezza non rispettano le proporzioni corrette. Invece con Mozilla si vede tutto correttamente (non ho ancora provato con Safari).
A prestissimooooo!! baci
Le gite nel bosco hanno un sapore speciale, diverso, esaltante, quando con te, ci sono le persone legate alla tua infanzia. Il bosco è più bello e il viaggio è un sogno.
Proprio in questi giorni pensavo ad una zuppa di funghi e questa crema è proprio deliziosa e più leggera rispetto alla mia ricetta con le patate
Ciao
Isabel
Buongiorno Benedetta,
prima cosa ho aggiunto la tua paginetta nuova al blogroll. Un piccolo cambiamento ma l’essenziale è che sei sempre tu dietro la tastiera e dietro gli scatti magici che ci regali di questo bosco.
La cremina e deliziosa e il mondo dei funghi mi affascina da morire anche se non sono in grado di riconoscere i buoni dai cattivi, venero chi conosce questo antico sapere.
Nooo, quanto mi manca il passeggiar per boschi a raccogliere funghi. La tua montagna è così generosa, con tutti quei diversi tipi di funghi…le tue foto mi emozionano ogni volta, come quelle mani che trattengono piccoli tesori della natura. Adoro i tuoi post Benny, la tua sensibilità e lo sguardo con cui vedi il mondo. Bello bello bello!
Ti abbraccio forte. Pat
Meraviglia! *_*
Quella foto del fungo che soffia è magica!
Sei sempre più brava, davvero!
Ecco.. questi sono i frammenti di vita che tanto amo: i valori delle tradizioni, l’importanza della famiglia, l’immersione nella natura.
tu, con questa partecipazione, mi hai fatto un DONO, Benny cara.
grazie per avermi fatto vivere quei momenti di raccolta, passeggiata e intimità familiare con te. Sei un tesoro.
E che dire di questa cremina? che la adoro! la mangiavo spesso da piccola e in famiglia la chiamavamo porridge. non mi ricordo se la procedura era uguale (ma non mi resta che provare).
e che dire delle FOTO?
STUPENDEEEEEEE!!
Grazie di cuore Benny. Ti ho vista live fare le corse… sei troppo troppo troppo cara.
Vaty
che bellissime immagini, che natura meravigliosa dalle tue parti, che voglia di scappare qualche ora lì per rigenerarmi un pò….e quanti funghi favolosi!
Un bacione e a presto
che belle immagini….wow! e la ricetta…buonissima! baciiii
un racconto bellissimo che mi ha portato al passato quando io andavo a far funghi con mio zio!
Era lui che li vedeva, tra le foglie, sotto gli alberi, ma faceva in modo che fosse io a trovarli e raccoglierli!
Bei momenti in famiglia.
Dovremmo farli più spesso, non credi?
Le tue foto sono BELLISSIME!!!!!
A presto.
GiuseB
In qualche modo noi siamo simili, ho gli stessi ricordi, magari non andavo a fare funghi ma il mio nonnino mi portava a raccogliere le patate e a fare l’ erba per i conigli!!!! Bello questo frammento di vita vera…la tua vita che tanto mi piace!!! Come al solito le tue ricette sono speciali così come le foto….vere e autentiche come te! Grazie per oggi!!!
Ma come mai mi sono persa questo fantastico post?!
Posti stupendi,foto meravigliose, ricetta buona buona e poi mi hai ricordato tanto i miei rientri a casa in questi periodi (purtroppo per noi solo finferli e quelche rossino 🙁 ). Ma la cosa che più mi ha fatto sorridere è stata la foto del fumaiolo, così si chiamano volgarmente da me, … era uno dei miei giochi preferriti quando ero piccola!:)
Mi hai fatto venir voglia di tornare nel bosco con il mio panino…anche lui si arrampica con la sua 4×4 ovunque e torna a casa con il suo cesto di vimini più o meno pieno di funghi…ma mai di porcini perché dalle mie parti non si trovano! Non vedo l’ora di scoprire le ricettine della tua mamma.
Hai proprio ragione a Faenza c’è stato un gran nebbione in questi giorni…che tristezza!
Un abbraccio
Silvia
Che spavento quando ho letto nell’altro blog che lasciavi, avevo frainteso… Meno male! Che meraviglia di immagini, sembra di essere li con te nel bosco, splendide soprattutto quelle dove si vedono le mani….. Buona e bella anche la tua crema di funghi, perfetta per immergersi ancora di più nel tuo bosco…. Baci
Sei bravissima Benedetta! Complimentissimi davvero; foto incantevoli. A presto
Federica 🙂
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Che bello quando i blog ci regalano conoscenze. Quando queste conoscenze sono traghettate da altre conoscenze.
Arrivo qui e resto a bocca aperta. Queste fotografie raccontano una storia. Quelle mani che stringono i funghi raccontano la storia di chi i funghi li ha raccolti: senza paura di sporcarsi le mani, come è giusto che sia.
Sono felice che Vaty ci abbia permesso di conoscerci e mi congratulo con te per il contest.
E’ una gioia essere qui, Benedetta 🙂
Complimenti per la vittoria!
Una foto più bella dell’altra!
Ciao
Elisa
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Non posso trovare voi su cardsapp, come posso trovarti?
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lA MIA DOLCE bENNY!!! TI VOGLIO TANTO TANTO E SEMPRE DI PIU’ BENE.
LA TUA MAMMA
<3