Qualche piccolo biscotto per proseguire in dolcezza..
Cat Stevens – Morning has Broken ♫
E dopo due giorni dall’ultimo post rieccomi qui!
Innanzitutto vi ringrazio tanto per l’affetto che mi avete dimostrato.
Siete tutte passate di quà, vi siete iscritte alla newsletter, avete lasciato commenti… insomma grazie davvero! Sapete quando tengo a questo piccolo spazio. Al momento è una delle poche stabilità presenti nella mia vita e sapete anche quanto io tenga a voi e al vostro interesse nei confronti di quello che scrivo su queste pagine di legno e stoffa consumata.
Questo non perchè ami particolarmente la notorietà e mi crogioli per il numero di visite e commenti, non perchè ci sia un guadagno monetario, ma perchè il vostro interesse mi aiuta a crescere, mi rende sempre più consapevole dell’importanza della condivisione del sapere e della conoscenza.
Mi rende sempre più curiosa di scoprire nuove cose per poi raccontarvele in questo spazio e condividerle con voi, discuterne ed apprendere insieme.
Questo piccolo spazio virtuale ma al contempo così reale mi ha aiutato a crescere e a divenire ogni giorno più consapevole in ambito culinario, nutritivo e pure fotografico!
Questa consapevolezza non è però frutto dello spazio virtuale, quanto dei riscontri e delle interazioni che esso permette.
Per questo sono contenta di aver aperto un blog tanti anni fa ormai, per questo sono ancora qui a scrivere di notte pur di pubblicare l’indomani e per questo vi ringrazio tutte.
Ma ora veniamo alla ricetta, una di quelle perse nei meandri del mio piccolo hardisk (a proposito per chi avesse seguito la vicenda è ufficiale che il vecchio hardisk non è recuperabile nonostante i tanti soldi spesi.. me triste! 6 anni di vita e progetti perduti :S).
Una di quelle che hai sempre ripromesso di pubblicare perchè piaciuta a tutta la famiglia (pure al fratello 15enne amante di sola pasta al grana e caramelle), una di quelle fatte e rifatte, ma che proprio perchè fai sempre rimane li e non viene mai fotografata o scritta.
Poi ieri mettendo a posto le foto del blog le trovo, e mi ricordo di loro, le avevamo anche modificate in quel weekend a Poggio ai Santi, e mi ricordo del loro sapore, del profumo di miele della prima versione e di quello del malto d’orzo di quelli successivi. Quei piccoli semi di avena che schizzavano via sotto la pressione della forchetta e della facilità e velocità con cui li avevo preparati.
E così mi sono detta:“Questi biscotti meritano di essere pubblicati!”
E quindi eccoli qui.
- 120g farina di mandorle
- 120g farina di orzo
- 150g farina di farro
- 50g fiocchi di avena
- 50g fiocchi di avena passati nel mixer
- q.b. succo di mela
- 70g miele di castagno (o malto d’orzo)
- 40g olio di semi di sesamo
- + eventuali scaglie di cioccolato per i golosi!
- Mescolate assieme le farine ed i fiocchi di avena (tenendone da parte alcuni interi per la decorazione).
- Aggiungere miele ed olio e mescolate bene.
- A questo punto aggiungete tanto succo di mela quanto ne serve (circa 70g) per ottenere un composto omogeneo.
- Lasciate riposare in un luogo fresco o in frigo per mezz’ora, poi prendete l’impasto e senza lavorarlo tanto formate con le mani delle palline, schiacciatele leggermente con il palmo della mani e posizionatele in una teglia coperta di carta da forno.
- Spolverate le palline con fiocchi di avena e con una forchetta schiacciateli per farli aderire al biscotto e per donare al biscotti quelle righine a parer mio carinissime 😉
- Infornate il tutto a 170°C per circa 25 minuti, finchè non risulteranno dorati in superficie.
Io scappo a disegnare insegne luminose e flyer pubblicitari… ma poi torno lunedì… con un primo d’eccezzione per il Meat Free Monday!
Un abbraccio a tutti!
sicuramente da provare 😉
<3
Le tue foto hanno sempre un’atmosfera così calda e intima… fai venire voglia di esseri lì a chiacchierare con te! Bravissima Benedetta
Grazie mia cara!! Spero davvero che verrai a chiaccherare dal vivo con me prima o poi!
la mia blogger preferita (non lo dire a nessuno però).
sono stata in ansia con te per l’hd perduto (mi sono persa qualche migliaio di file musicali e diverse fotografie da cui l’abitudine di avere un hd esterno per copiare sempre tutto). si rimane orfani, nudi e crudi sulla riga di mezzo di una lunga strada asfaltata, ti senti defraudata di tanta parte di te, dici bene, sogni e progetti ma anche ricordi e sorrisi.
beh, si va avanti, come dico nell’ultimo mio post “PANTA RHEI”, tutto scorre Benedetta e domani sarà più bello di oggi. incantevole ragazza un abbraccio enorme e mi prendo un paio di biscottini che fanno tanto “casa e caminetto acceso”. abbracci…. mi piacerebbe tanto darteli di persona. quando sei a Firenze avvertimi per favore….
Sandra
p.s. logorroica e sentimentale sono diventata invecchiando!
Sandra!!!! <3 <3 <3
I tuoi biscotti sono favolosi (mi sono già stampata un paio di ricette nei giorni scorsi)…questi li provo subito visto che sono super-testati e che ho tutti gli ingredienti in casa!!
Sono sicura che piaceranno anche alla mia piccola pulce.
Un abbraccio
Silvia
Grazie di cuore Silvia!!! Aspetto allora un riscontro 🙂
Se hai bisogno sono qui! 🙂
Benedetta, sono invitanti da morire e per finire pizzicherei anche quei semini che sono volati via.
Un abbraccio
Grazie carissima!!!
Ciao benedetta!! che buoniiiii…la farina di orzo mi manca! brava! buon week!
Grazie Giulia!
A me piace molto 🙂
Eccomi Benedetta!! Sono arrivata qui,bella tua nuova casa e mannaggia a me non ti conoscevo prima anche se facevi parte delle bloggalline! Ma cosa mi sono persa!! Da oggi mi dispiace per te,ma mi vedrai spesso per qui! E comunque questo blog spaccaaa 🙂
Monica!! Che piacere averti ospite nel mio piccolo rifugio! Ti aspetto a braccia aperte … e con sempre qualche cosa buona da offirti. 🙂
Che bella casa ti sei costruita! Bravissima tu. Un abbraccio
Grazie mia cara! Avevo bisogno di cambiare un po’ aria 😉
Chissà perché anche per me le ricette fatte e rifatte diventano le più bistrattate, non so…mi sembrano banali e non le pubblico.
Per niente banali invece i tuoi biscottini e la cornice scenografica è da maestra.
Le ambientazioni delle fotografie sono evocative, fanno sognare oltre la ricetta. Io da visionaria già mi sono proiettata in India dove sto sorseggiando un tè e dalla finestra vedo canne di bambù e una laguna…se guardo meglio forse c’è anche un principe e una tormentata storia d’amore…se vado avanti ci scrivo un poema ahahahahah!
Cosa mi ha ispirata? Non so…credo il vassoietto e la luce della fotografia:
Buona settimana!!!
I nostri sogni sono simili mia cara… la scelta della stoffa, la brocca e le luci sono state scelte a suo di musiche arabe. Sono moolto orgogliosa che qualcuno l’abbia colto… e che qualcuno!! :)))
Grande sensibilità mia cara, grazie :*
un grande abbraccio!