Di biologico, biodinamico, convenzionale e di risate…
Comments : 21
Un weekend di scambio, d’impegno, di scoperte e di risate.
Quando LORO mi hanno chiesto di partecipare a questo weekend ho detto subito di si. Adoro il mondo del biologico e sono sempre pronta a scoprirne nuove sfaccettature e curiosità.
Quando ho visto LEI (e futuro marito) sono scoppiata in un abbraccio di felicità condivisa.
Quando questo weekend è cominciato me lo aspettavo interessante, ma non tanto quanto lo è stato realmente.
la terza a partire da sinistra la conoscete? 😉 |
il magazzino della Ecornaturasì |
Vi racconterò però molto brevemente come si è svolto perchè preferirei lasciare spazio a qualche approfondimento sul biologico e biodinamico, che ritengo siano per voi più interessanti di come si sono svolte le mie giornate ^_*.
Quindi ecco una breve scaletta e le immagini racconteranno il weekend al posto delle mie parole.
VENERDI 23/11: arrivo e cena presso l’agriturismo Il Cavaliere a Soffratta
SABATO 24/11: focus group + visita alla Scuola Steiner Waldorf “Novalis”, illustrazione delle attività e programmi, visita alla sede di EcorNaturaSì + cena presso un agriturismo della zona
DOMENICA 25/11: visita guidata all’azienda agricola biodinamica di San Michele a Manzana di Conegliano per vedere qual è il processo di coltivazione secondo i tempi e le tecniche dell’agricoltura biologica e biodinamica
il fattore…. |
Quindi la prima domanda è:
—> Cosa significa allevare e coltivare con metodo biologico?
Per agricoltura biologica si intende un metodo di produzione in grado di assicurarel’autosostenibilità dell’azienda agricola poiché si fonda sull’utilizzo di prodotti e processi presenti in natura, riducendo drasticamente l’impiego di input esterni al processo produttivo attraverso l’esclusione di prodotti e medicinali chimici di sintesi.
L’agricoltura biologica, dunque, contribuisce al conseguimento dei seguenti obiettivi:
§ produrre alimenti di alta qualità, almeno sotto il profilo della sicurezza alimentare, per l’aspetto attinente la “qualità chimica” degli alimenti;
§ ridurre l’impatto ambientale dei sistemi agricoli;
§ costruire, per quanto possibile, un “sistema chiuso” con particolare attenzione al riciclo della sostanza organica e degli elementi nutritivi;
§ valorizzare gli effetti benefici determinati dalla presenza di microrganismi, flora e fauna del suolo, piante e animali utili;
§ mantenere la diversità genetica del sistema agricolo e dell’ambiente circostante;
§ manipolare i prodotti agricoli, con particolare attenzione ai metodi di trasformazione, mantenendo l’integrità biologica e le qualità essenziali del prodotto in tutte le varie fasi.
L’agricoltura biologica è disciplinata dal Reg. CEE 2092/91, più volte modificato e integrato, il quale definisce le norme tecniche di produzione, i prodotti utilizzabili per la difesa, per la fertilizzazione, per la preparazione e la conservazione dei prodotti, i canoni per etichettare i prodotti da agricoltura biologica. Il regolamento indica perciò non tanto cosa sia vietato fare ma quello che è necessario fare o è possibile utilizzare per poter certificare la produzione come proveniente da agricoltura biologica.
—> Qual’è la differenza tra il metodo biologico e il tradizionale? Esistono altri metodi produttivi?
Metodo produttivo
|
Definizione
Agricoltura convenzionale
Metodo di coltivazione generalmente intensivo che prevede l’uso di prodotti chimici per la fertilizzazione e la difesa delle piante. Ciò può comportare il ritrovamento di residui (che devono comunque essere sotto i limiti di legge) nei prodotti e problemi ambientali legati ad alcune pratiche (monocoltura, impiego continuativo dello stesso principio attivo ecc.). Tuttavia, attualmente anche l’agricoltura convenzionale si muove verso un modello di produzione a basso impatto ambientale perciò meno intensivo
Agricoltura integrata
Sistema di produzione che ammette l’impiego di mezzi chimici di sintesi sebbene come ultima possibilità di intervento, poiché devono essere privilegiate tecniche colturali di tipo agronomico e di lotta guidata
Agricoltura biodinamica
L’azienda agricola è, analogamente all’agricoltura biologica, autosufficiente in tutto ma anche inserita nei ritmi cosmici; la Terra è considerata un grande organismo vivente di cui occorre conoscere le leggi per rispettarne e promuoverne la vita. In sostanza, occorre seguire specifici calendari per le varie attività agricole, mentre per la gestione della fertilità del terreno e la difesa dalle sono impiegati preparati particolari, non limitandosi a non utilizzare l’uso di prodotti chimici. I prodotti dell’agricoltura biodinamica sono comunque certificati in base al Reg. CEE 2092/91
Agricoltura
eco-compatibile
Include tutti quei sistemi di produzione atti a ridurre l’impatto ambientale ottenendo prodotti finali a basso o nullo contenuto in residui (Reg. CEE 2078/92)
Agricoltura sostenibile
Questa espressione è riconducibile ad una concezione più ampia di sostenibilità in termini sociali, ambientali ed economici
—> Perchè i prodotti biologici costano di più?
i prodotti biologici costano di più rispetto ai prodotti convenzionali diversi motivi:
1. viene corrisposto al produttore un compenso equo rispetto al lavoro svolto.
2. il prezzo finale del prodotto bio contiene il totale del costo di produzione,
3. il prezzo finale del prodotto bio contiene il costo ambientale. Infatti mentre il metodo biologico implica un lavoro più impegnativo (e quindi maggiori spese) a causa di particolari tecniche di coltivazione che consentono di evitare l’immissione di sostanze tossiche nelle falde acquifere, nel terreno e nell’aria. Al contrario, l’agricoltura intensiva convenzionale scarica sulla collettività tali spese, partendo, ad esempio, dai costi di depurazione delle falde acquifere.
Si possono ottenere prezzi ridotti e talvolta inferiori rispetto ai prodotti convenzionali, organizzandosi in Gruppi di Acquisto Solidale o comunque attraverso un rapporto diretto con ilproduttore.
l’altarino alla natura nella scuola |
—> Come riconosco i prodotti biologici?
I prodotti biologici devono presentare sull’etichetta: proveniente da agricoltura biologica – regime di controllo CEE, controllato da Aiab, Suolo e Salute, Bioagricoop, Ccpb, Codex, Ecocert Italia, Imc, Qc&i o Bios, a cui segue un codice di riconoscimento come ad esempio:
Organismo di controllo autorizzato da Mi.P.A.A.F
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Operatore controllato n.
IT BIO 712
A 115
IT è un codice ISO che individua il biologico in base al Regolamento CE 271/10, 712 è il codice numerico dell’organismo di controllo e certificazione, A115 è il codice dell’operatore/produttore/…/….
Il Reg. CE 271/10 ha inoltre introdotto nell’etichetta, l’indicazione del luogo di coltivazione dei vari ingredienti del prodotto; ovvero, AGRICOLTURA UE (se prodotti coltivati all’interno dell’unione europea), AGRICOLTURA NON UE, AGRICOLTURA UE/AGRICOLTURA NON UE (qualora siano presenti prodotti coltivati sia nei Paesi dell’unione europea sia non).
Il Reg. CE 271/10 ha inoltre introdotto nell’etichetta, l’indicazione del luogo di coltivazione dei vari ingredienti del prodotto; ovvero, AGRICOLTURA UE (se prodotti coltivati all’interno dell’unione europea), AGRICOLTURA NON UE, AGRICOLTURA UE/AGRICOLTURA NON UE (qualora siano presenti prodotti coltivati sia nei Paesi dell’unione europea sia non).
Scuola Steiner Waldorf “Novalis” |
… al Principe tocca pure la mia borsa per lasciarmi fare le foto tranquilla ^_* |
Ma che bello!!!
che bel reportage benny.. che bel weekend 🙂 vi siete proprio immersi nel bio al 100%
a presto!!!
Sempre interessanti e ben presentati i tuoi post, ogni volta che passo di qui mio sento a casa.
Un abbraccio
Sonia
Buongiorno Benedetta! Consapevole di essermi inserita in passato come followers, oggi l’ho fatto sul serio, poichè il tuo blog nn si puo non avere tra i preferiti 🙂
Finalmente qualcuno che parla di biologico… E che ne parli nel giusto verso, in positivo, non come molti che reputano il bio un business dato il prezzo maggiore. Ma biologico non è solo salutare, biologico è anche gustoso e questo alla gente ancora non è entrato in testa!!
Ho lavorato due anni in un negozio di alimenti bio e quando ha chiuso mi piangeva il cuore.
Cmq, bellissimo articolo e bellissime fotografie ! 😉
Buona giornata cara
Noemi
Che bella esperienza! Anche io ci voglio venire la prossima volta 😉 Baci
Lo so…lo so bene quanto vi siete divertite voi due!!! Ieri sera Serena mi ha raccontato tutto nei minimi dettagli e immagino perfettamente che bel week end avete condiviso insieme!! Un posto tra l’ altro meraviglioso a contatto con la natura e gli animali…Davvero un bellissimo post mia cara e delle foto stupende!! Il musetto della mucchetta mi piace proprio!!!
Un bacio grande!!
evviva il biologico, evviva tutte queste interessanti informazioni, evviva Benny che ce le segnala (ed evviva anche quella Signorina laggiù in fondo che io adooooooroooo!)
Un bacione
sei super! mi piace tantissimo quello che ci hai trasmesso e dalle foto emerge tutta la vostra gioia. e serena è una forza della natura, non trovi? un abbraccio.
che bella esperienza…grazie per essere stata così chiara e per le belle foto…un post che ho letto tutto d’un fiato, amica mia!
P.s. il principe è davvero un principe con la P maiuscola, nè?!
Grazie Benedetta! Mi serviva proprio schiarirmi le idee su certi argomenti!
Bacioni
Brava Benedetta, un bellissimo post.
E informazioni a parte hai trasmesso davvero una bellissima atmosfera, vi invidio un po’ ;o)
Un bacione.
Ti aggiungo anche i miei complimenti Benedetta per questo post completo e interessante, che mi stampo e studio a casa…Bravissima!
baci simo
Bellissimo post con tante informazioni interessanti!!!
Interessantissima esperienza!!! =)
Molto bella e interessante la tua esperienza e mi piacerebbe fare qualcosa di simile. Bellissime anche le foto, come sempre (I low the cow 🙂
Sul biologico.. lo sai, non ci credo molto (operazioni di marketing come se non ci fosse un domani, ammesso che ci sia), ma mi piace chi lo fa credendoci (non certo tutti quelli che sulla scatola scrivono ”bio”) e chi cerca un mondo migliore. Questo si, lo condivido immensamente.
O che ci fa la Signorina Pici e Castagne nella tua fotografia? Che post stupendo. Volevo esserci anche io che familiarizzo ben volentieri con le mucche e che mi stanno tanto simpatiche. Ammiro svisceratamente la gente che si impegna per un obbiettivo tanto importante di rispetto e protezione per l’ambiente e per la salute delle persone.
Ti ringrazio perché i tuoi post sono sempre una vera fonte di informazioni, e le tue foto assolutamente magnifiche!
Un bacio alla Picina ma due a te!
Pat
L’ho condiviso, perchè si impara tantissimo da questo post!
oooooh eccomi finalmente! che son due giorni che cerco di commentare :O) sono stata impegnata con la disinfestazione, sai com’ è. :O)))
mi mancava di vedere la mia testa pel di carota.. che almeno sia una carota biologica.. :OP
e chi lo avrebbe mai detto che ci saremmo ritrovate a ridere così tanto?
mi manchi già. bacino!
Piero saluta l’ accompagnatore milanese..
E’ un bellissimo post, vi avrei accompagnate volentieri!!! Un abbraccio
Ciao Benedetta,
il post è molto interessante e mi sono trovata subito a mio agio …mio marito è veterinario per aziende zootecniche e questi animali siamo abituati a pensarli come creature da curare e salvare, all’occorrenza, a tutti i costi.
Ho fatto un giretto nel tuo blog fresco, interessante e raffinato e quando nel tuo profilo ho trovato molte cose in comune ( l’architettura , la grafica , la fotografia ecc ecc.. ) non ho potuto fare a meno di pigiare il tasto ” FolloW”
A presto.
Ciao
Un esser sempre di corsa, oggi qui e domani lì, che magicamente si trasforma in un arricchimento per tutti 🙂
Bravissima Bene, un abbraccio forte