Porta Palazzo o Gare du Midi; di ortaggi, frutti, legumi
Comments : 8
Impossibile posticipare le 6 ore di viaggio verso casa.
Difficile fare un salto al Salone dall’altra parte di Torino aperto dalle 11.
Decisamente arduo, conoscendomi, alzarmi alle 10 e passare la giornata in hotel.
E quindi …che fare? Come sfruttare al meglio le ultime ore in questa città sconosciuta che aspettava solo che scendessi in strada e la scoprissi??
Ma sopratutto -problema logistico- dove mettere 2 valigie+tre borse piene di: vestiti, pc, props (si ne avevo una valigia al salone poi vi racconterò perchè… :P), prodotti acquistati al salone e prodotti regalati dai produttori, depliant e libri = valigie pesanti e ingombranti.
Impossibile muoversi in metro.
Ma per fortuna arriva lei! La mia salvatrice con la sua enorme 500 e mi dice: “Ma dai, ti riaccompagno io in stazione, ma prima ci facciamo un giro a Porta Palazzo con Cinzia, Teresa, Rossana e Paola”
Porta palazzo = mercato = CI STO!
Arrivati sul posto un freddo terribile… ma poi tutti queoi colori, quelle voci mi hanno scaldato occhi e cuore. Per un attimo pensavo di essere stata catapultata nuovamente a Bruxelles. Era come se fosse la domenica mattina quando sulle 13 si prendeva la metro e si scendeva a Gare du Midi dove il mercato ortofrutticolo ci attendeva con centinaia di bancarelle dai colori, profumi e provenienze più disparate! Prezzi bassissimi, casse in regalo, menta fresca, spezie indiane, dolcetti libanesi, baguette ripiene per fare una sosta con i sacchi pieni di frutta e verdura.
Entrare nel mercato di Porta Palazzo mi ha fatto rivivere tutto questo. Sono stata assorbita dalle voci dei mercanti, rapita dai colori della frutta e stregata da quelle verdure sconosciute. I profumi mi attiravano da una parte all’altra e con la mia piccola reflex cercavo di immortalare i miei pensieri, i miei umori, le mie senzazioni scaturite da quell’attimo, quella frase, quella lingua, quell’odore.
Uno di quei posti magici, non percepibili dal perimetro esterno. Quei posti che proteggono la loro magia come con un recinto, una fortezza e solo chi la conosce, o chi curioso come me, ha il coraggio ad entrare, riesce a percepirne la vera essenza.
Stregata da un mercato ortofrutticolo?
Si, a una foodblogger capita anche questo.
Vi lascio qualche foto … a presto!
Ma che bellissima mattinata abbiamo trascorso insieme!! Dobbiamo tornarci, magari sotto Natale! Sai che meraviglia di colori e profumi!!
Un grande abbraccio
Benedetta, si puo’ essere stregati da un mercato, e’ vero. Da forme e colori che tu racconti con una poesia che non ha eguali. Mi dispiace non averti riabbracciato prima di partire, ma averti conosciuto ha riempito gran parte dei miei ricordi di fiera. Sei davvero bravissima. Un bel bacione. Pat
Ebbene sì, a una foodblogger succede molto facilmente di restare incantata in un mercato ortofrutticolo! E poi Porta Palazzo ha un fascino inequivocabile… io ho vissuto a Torino per 5 anni, e a Porta Palazzo ci arrivavo a piedi, che bello, mi sembrava di andare nel paese delle meraviglie! E tornando a casa mia ho perso l’abitudine di andare al mercato, ne ho parlato proprio nel mio ultimo post!!
Mi hai fatto venire voglia di Torino!!
Un bacione grande
Ciao Benedetta, io non sono una foodblogger ma quando vedo mercatini, non resisto e mi metto a fotografare tutto!
Talvolta con lo stupore della gente che si chiede : ma che sta a fotografa’, le radici ? Oppure perché si inginocchia per fotografare tulipani ?”
Un classico per noi fissate con il foto-reporting 😉
Ciò detto, bellissime queste foto! Un bel epilogo per Torino!
E’ davvero molto tempo che non vado in un mercato italiano, vuoi perchè ho frutta e verdura a casa e vuoi per il tempo che non ho. Mi hai fatto venire una voglia adesso, tutti questi colori e foto bellissime 🙂 Bacioni cara e buone we!
aahah casse di fragole, fagiolini a sacchi e sopratutto cavoli e cavoletti di bruxelles :
hhaa bellissime foto benny! 🙂
Torino – Bruxelles passando per la Francia. Si, perché non è solo per dire che questa è la città più francese d’Italia. Siamo terra di confine. Un pezzo d’Italia proiettato verso l’Europa. E se conosci le nostre valli alpine forse lo cogli ancora meglio. Per carità, hanno senz’altro ragione quelli che dicono che di carattere siamo un po’ chiusi. Ma fatto un piccolo sforzo per conoscerla meglio, si scopre che Torino – e il Piemonte – sono un segreto ben custodito. Sono stata felicissima del nostro piccolo fuori-salone, anche perché mi ha dato l’opportunità di conoscere voi belle donne! Ti aspetto presto per farti scoprire anche le colline del Monferrato. Un bacio grande! Ale
cara Benedetta, stregate da qualsiasi cosa abbia un’anima e faccia vivere emozioni. Dici bene tu. E il mercato di Porta Palazzo lo hai descritto proprio per com’è. Mi manca Torino, non smetterò mai di ripetermelo. Ma sapere che giovedì tornerò in questa meravigliosa città, che sento così tanto mia, mi riempie già il cuore di gioia. Ora devo solo scegliere dove catapultarmi prima del concerto di Morricone. Un bacino grande, e peccato non esserci conosciute. Speriamo in un’altra occasione. Sere