Mini quiche con prosciutto cotto e radicchi spontanei
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Oggi, lo ammetto, sono tanto orgogliosa della ricetta che vi propongo! ^_^
Non perchè la foto sia venuta molto bella; non perchè la ricetta sia complicata e finalmente sia riuscita a farla. Oggi sono orgogliosa perchè finalmente dopo le varie lezioni del corso Cucina con i fiori e le erbe di campo ho messo in pratica quello che ho imparato!
Ho finalmente cucinato con le erbe di campo, si si avete capito bene; ho cucinato con le erbe che crescono spontanee nei campi non coltivati, sui cigli dei fiumi, nei parchi…
E per la mia prima volta ho deciso di provare una torta salata (con erbe di campo della famiglia dei radicchi – Caccialepre, Ragagiolo, Borsa del Pastore- ) e un’insalata mista di contorno (con la Pimpinella che vedete nella tazza sullo sfondo..ha un ottimo gusto di noce!^_^).
* Doveroso ringraziare Elisa e Ballarini per aver scelto la mia ricetta ed avermi fatto arrivare fino alle 5 vincitrici del contest “Autori in pentola”! Felicissima perchè la ricetta la preparo ancora una volta a settimana per la mia mami che l’adora e quel libro è una vera risorsa!*
tovaglietta americana e tazza sullo sfondo GreenGate forchetta Broggi piatto di palma biodegradabile Ecobioshopping |
Il risultato è stato davvero squisito. In più ho ricilato il composto per tramezzini (preparato da Vale) che era rimasto dalla cena della sera prima. Insomma riciclo ed erbe di campo. Direi che questa volta sono proprio orgogliosa ^_^ Posso?
Per quanto riguarda le erbe di campo penso sia importante conoscerle perchè spesso serbano sorprese di usi e sapori che possono rinnovare la nostra cucina e in più possono farlo in modo etico, sostenibile e pure gratuito. 🙂
Un importante avvertenza però è di non raccogliere erbe di campo se non si è esperti o in compagnia di un’esperto (io le ho raccolte assieme alla mia insegnante) e di sostituirle per realizzare questa quiche con un mix di radicchio rosso, spinaci ed erbette che potete tranquillamente comprare dal vostro contadino o fruttivendolo di fiducia.
tovaglietta americana e tazza sullo sfondo GreenGate forchetta Broggi piatto di palma biodegradabile Ecobioshopping |
INGREDIENTI
(per 1 stampo 16x24cm)
* 250 gr di pasta brisé homa made
* 150 gr di preparato per toast avanzato (che comprendeva: ricotta, parmigiano, prosciutto cotto a tocchettini, un pò di panna per amalgamare il tutto, pepe)
* 150gr di radicchi di campo già puliti (che potete sostituire con radicchio rosso, spianci ed erbette)
* 3 cucchiai da minestra di latte intero
* 2 uova Bio a temperatura ambiente
* pepe q.b. Tec-al
* 1 spicchio d’aglio
* 1 cucchiaino di olio evo
PROCEDIMENTO
Per prima cosa pulite le erbe lavandole con 3-4 risciacqui in acqua e aceto. Eliminate le foglie non più fresche e le radicette e lavatele un’ultima volta.
Tagliate grossolanamente le erbe.
Nel frattempo prendere un’ampia padella antiaderente, mettetevi un cucchiaino d’olio evo e lo spicchio d’aglio e accendete il fornello a fuoco vivo. Appena sentite l’odore dell’aglio abbassate la fiamma, levate lo spicchio d’aglio e mettete in padella le erbe precedentemente scolate bene.
Fate rosolare per un minuto e prendete un dito d’acqua in un bicchiere e versatelo sulle erbe. Rimescolate di tanto in tanto con una paletta di legno in modo che tutte le erbe si cuocino in modo uniforme. Qunado le erbe saranno morbide spegnete il fuoco e mettetele in un colino a scolare la poca acqua che sarà rimasta (mi raccomando le erbe non vanno spappolate, altrimenti non ne percepirete più i sapori).
A questo punto accendete il forno a 160°C.
Preparate poi il composto per la quiche unendo il preparato per tramezzini (*) con l’uovo e il latte e mescolate il tutto fino ad ottenere una crema omogenea e abbastanza liquida. Pepate e salate secondo i vostri gusti.
Ora stendere la pasta brisé e adagiatela su una teglia precedentemente rivestita con carta da forno. Abbiate cura di tenere i bordi un pò più alti in modo che possiate poi fare una sorta di risvolto.
Fatto ciò con una forchetta forellate il fondo della pasta, poi adagiatevi le erbe fino a un’altezza di metà teglia e versatevi sopra il composto di uova, latte e prosciutto.
Ora con un pò di pasta create delle strisce della larghezza minore a 1 cm e disegnate la classica trama “a crostata” adagiandole molto delicatamente, senza che il composto passi sopra le strice.
Poi ripiegate i bordi di pasta perimetrali verso l’interno in modo da fissare le striscioline.
A questo punto infornate per circa 20 minuti. Quando lapasta risulterà dorata e il “ripieno” avrà fatto un pò di crosticina sarà pronta.
Servitela calda o tiepida.
(*) per il preparato per tramezzini, mescolate ricotta, cubetti di prosciutto cotto frullati, pepe, parmigiano e panna fino a ottenre una crema spalmabile.
tovaglietta americana e tazza sullo sfondo GreenGate forchetta Broggi piatto di palma biodegradabile Ecobioshopping |
Bon Appetit,
B.
Con questa ricetta partecipo a:
Le erbe di campo usate vengono tutte ovviamente dalle colline toscoromagnole!
Ho usato:
Caccialepre (Reichardia picroides)
Ragaggiolo (Chondrilla juncea)
Radicchio scoltellato (Crepis vesicaria)
Cicoria (Cachoruium intybus)
Borsa del pastore (Capsella bursa-pastoris)
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con questa ricetta partecipo alla raccolta:
Io di solito vado a raccoglierne con mio suocero, dalle mie parti si trova soprattutto cicoria selvatica e borragine…è vero è sempre una soddisfazione tornare a casa con i cestini pieni! Bellissima ricetta! 🙂
Si si io sto imparando ed è sempre più divertente 🙂
Grande invenzione! ottimo risultato! un bacio 🙂
Grazie a te per il composto avanzato dei tuoi tramezzini 😉
Beh, non occorre che ti dica che questa ricettina mi intriga, mi affascina, mi emoziona, ho già iniziato ad esplorare la campagna e controllare i germogli, mi sa che trascorreremo una primavera/estate “virtualmente” assieme per i campi.
Buona giornata.
Grazie mia cara! Sarà meraviglioso e ti penserò sicuramente! 🙂
Io sarei orgogliosa anche per le foto e per la ricetta in sè! Chi ha detto che solo le cose complicate devono essere degne di nota? Il mio ingredienti preferito è la semplicità e nella semplicità si scopre il gusto vero delle cose buone. E dopo tutto questo bel discorsetto…mi inviti a pranzo? Buonaaaaaaaaaa ^_^ Un bacione
si si mia cara! Anche io adoro le ricette semplici ma deliziose, anche perchè come in architettura anche in cucina è “facile” creare opere troppo complicate..il difficile è creare un mix di sapori perfetto con ingredienti e cotture semplici 🙂 un bacio cara!!
Siamo orgogliose di te per come hai utilizzato le erbe e per questa meravigliosa preparazione!!un bacione,Imma
Grazie cara! Sentirlo da una super come te mi onora! 🙂
fai bene ad essere orgogliosa è buonissima questa ricetta..
Grazie carizzima!
Brava Benedetta, inutile dire che mi piace molto l’utilizzo di queste erbe molto poco conosciute, ma preziosissime!
complimenti per il contest!!
un abbraccio
Grazie mia cara, spero di postarne altre molto presto e di mostrarvi anche la pianta in modo che possiate riconoscerle anche voi 🙂 bacio
anche a me piacerebbe tanto imparare a conoscere tutte le erbe spontanee, la scorsa primavera mi sono dedicata alle più semplici, erba cipollina, cicoria, ortica… appena trovo un corso analogo qui a milano lo faccio
se passo da milano ti posso portare le mie schede 🙂
Bella ricca di ripieno… e ottima l’idea dell’uso di queste erbette spontanee!Anch’io tempo permettendo mi metto alla ricerca.. vivendo in campagna, approfitto!
Beata te che vivi in campagna! io un pò mi devo spostare per andarle a cercare ma ne vale sempre la pena! 🙂
Che delizia! Deve essere davvero bello sapere usare queste erbe in cucina. Sarebbe utile a tutti. E poi se i risultati sono golosi come questa quiche direi che mi iscrivo subito ad un corso simile!! 😀
ihih si mia cara, se lo trovi iscriviti perchè le erbe spontanee a volte danno sorprese che non ti saresti mai aspettata! un abbraccio forte!
che bella ricetta…vorrei provarla con un erba( di cuinnon so il nome in italiano ma solo in piemontese) che credo sia perfetta!! mi appunto questa quiche per la primavera appena ricomincerà a rinascere!!
Si si puoi farla con tutte le erbe spontanee che vanno un attimo scottate e non mangiate crude 🙂 Poi fammi sapere!!
Cara Benedetta, questo post mi ha fatto venire in mente tante cose, la prima delle quali quando andavo a raccogliere la cicorietta ed il ceciarello (la valeriana spontanea, come viene chiamata qui da noi), in un bellissimo campo su una collina vicino a casa mia. E mia madre ci faceva minestre, frittate, i ripieni dei ravioli ed io non smettevo mai di sorprendermi per la bontà di quei piatti. Bisognerebbe riscoprire questa risorsa meravigliosa. La tua ricetta è un incanto e complimenti per la tua vittoria.
Ti abbraccio, Pat
Sai a parte due erbe selvatiche, le altre sono tutte più saporite della stessa specie coltivata. Quindi si, varebbe davvero la pena di riscoprire questa ricchezza. 🙂 un abbraccio carissima!
Che meraviglia, io adoro le erbe di campo!!! e la tua ricetta è davvero bella, complimenti!!
grazie cara 🙂
Ma complimenti anche a te mia cara!!! La tua ricetta era deliziosa!!!!!
Splendida questa mini quiche, mi piacciono le erbe spontanee il mio papà quando riusciva ancora a camminare ne faceva abbondante scorta, e le sapeva cucinare bene…
Mi piacerebbe proprio fare un corso come il tuo, sai mica se ne fanno nella mia zona?
Intanto ti rubo una fetta di questa delizia e ammiro le tue splendide foto! Baci
Non so se ne fanno nella tua zona, ma tra un pò dovrebbe uscire il libro della mia insegnante con erbe e ricette ed è davvero ben fatto! Magari lo metterò in palio per il prossimo contest 😉 bacio cara!
Wow….sembra così appetitosa!!!!!Complimenti per la ricetta e per il tuo successo nel contest….!!!!E che belle foto…come sempre!!
Flavia
grazie cara! 🙂
Che ricetta interessante! Anche a me piacerebbe saperle riconoscere e usare! Complimentissimi!
La prossima volta vi descriverò anche le piante che uso promesso! 🙂 un abbraccio
Chissà che sapore speciale con le erbette di campo! E sicuro che puoi dirti soddisfatta! gongola pure, hai fatto un piatto fantastico! E’stato bello il corso? sono sicura di sì, mi piacerebbe avere il tempo di partecipare a qualche corso di cucina.. magari quando avrò più tempo! intanto imparo da te! bacioni
Si cara! Il corso è davvero interessante 🙂 Mi spiace che tu non abbia tempo 🙁 Io devo dire che ne ho sacrificato un pò di quello dedicato allo studio :S Baciii
che bello, quel corso deve essere una favola, piacerebbe tanto farlo anche a me…qui però i campi scarseggiano…mancherebbe la materia prima…vabbè…
Complimenti per tutto!
Mia suocera in veneto coglieva un erba che si chiamava pisacan…o qualcosa di simile…
Pisacan?…lo chiederò alla mia insegnante! 🙂
Cavolo sia la ricetta che la foto sono meravigliose °O°!
Che belli questi corsi di cucina!
A me piacerebbe tanto seguirne qualcuno ma purtroppo non ho mai tempo libero 🙁
Un abbraccio e a presto
Erika
Siccome ho visto che in molte non riuscite a seguire corsi per mancanza di tempo prometto di passarvi tutto quello che imparo! Così potrete fare il corso nel mio blog 😉 un abbraccio forte!
Bravissima Bene, anch’io in primavera cucino molto con le erbe di campo, mentre quelle invernali non le so proprio riconoscere: dovresti portarmi con te e insegnarmi!
Certo mia cara!Sai quanto ti porterei volentieri con me! 🙂
Bon bon e strabon! 😀 Cappericchiolino ne vorrei proprio una fetta… 😉 Ottima e super gustosa certo che già sapevo della tua fortuna di frequentare quei corsi magnifici (e chissà che non riesca a farlo anche io a breve mmm 😉 ) ma adesso ne sono ancora più invidiosa! Quante cose stanno nel cervello della Benny?? Secondo me ha delle chiavette come quelle dei pc, usb, vero?! hih A presto!
Vevi 🙂
si si che ci riuscirai mia cara!! 😉
Per il cervello..che dire, di cose ne vorrei fare (e sapere) il triplo di quello che faccio (e so)! ;)))
Bacissimo!!
Le tue foto son sempre bellissime! Brava! Simo
Grazie carissima!
Mi sembra il minimo che tu sia orgogliosa! E che bello questo corso! Anche io adoro le erbette spontanee, ma essendo abbastanza ignorante in materia aspetto che a procurarmele siano i miei o la mamma della cavia. E questa quiche naturale e di riciclo è una vera meraviglia! Un bacione
Grazie cara! E importante avere degli esperti che te le procurano! 🙂 un abbraccio forte
Complimenti per l’originalità della ricetta semplice ma molto particolare e complimenti per le splendide foto 🙂
Grazie carissima!
cucinare con le erbette??questa si che e una gran bella idea:)ottima questa quiche:)
Sono contenta che ti piaccia!! 🙂
Molto bello il tuo blog, complimenti :-)))
Grazie e piacere di conoscerti! Passo subito da te 🙂
quanto mi piacciono le torte salate, specialmente quelle con la brisè (: poi le erbette di campo!!
Acciderbolina se puoi essere orgogliosa, va che bella ^_^ considerando che vivo in una zona che non invita molto a raccogliere le erbette mi butto sulla versione da fruttivendolo 😉 però ricordo pomeriggi trascorsi nei campi con la nonna quando Milano la zona dove abitavo io era tutto un prato verde, bellissimi ricordi!
Un abbraccione
Sonia
Che buone queste mini quiches!Devono essere molto gustose col ripieno di erbette campestre!Ciao
Bellissima quiche, e la pasta brisè sembra fantastica, complimenti! Ho inserito la ricetta nel contest, grazie per aver partecipato. A presto, Luca
ciao benedetta, ottimo risultato per scelte, gusto ed presentazione. hai fatto bene a dare il saggio consiglio di non prendere iniziative se non si esperti….
bravissima, mi piace quello che fai!
un bacione
E’ già da un pò che giro per il tuo blog, ma non credo di averti mai fatto i complimenti per la passione e la semplicità che viene fuori da ogni post. Complimenti!
ecco…idea presa per una prossima torta salata. Baci
Cara Benedetta, ci fa piacere sapere che condividi con noi l’interesse per le erbe che crescono spontanee nei prati, fanno parte della cucina delle nostre nonne che bene conoscevano l’arte del sapersi arrangiare a volte davvero con poco, è un peccato che queste ricette vadano perse solo perchè oggi ci basta scendere dal fruttivendolo sotto casa…come ho spiegato nel post di oggi accetto entrambe le tue belle ricette anche se nel regolamnto era scritto una sola.
Grazie e chissà che non ci conosceremo di persona, sarebbe un vero piacere 🙂
Valentina