Muffin di kamut con carote e fichi
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Dopo la carrellata di fotografie di ieri, oggi giorno dell’immacolata, la tradizione vuole che si faccia l’albero di Natale.
Quindi eccomi al paesello (quello a casa mia lo farò nel weekend con il Principe) con la mia famiglia riunita per preparare e addobbare casa.
Mentre sono sommersa da palline, rametti e addobbi, volevo proporvi una ricetta provata per gioco e che si è poi dimostrata da veri intenditori! 😉 (e che tra parentesi oggi ho rifatto da mangiare tutti insieme sotto lalbero con un buon tè)
Venerdi scorso avevo voglia di coccole, ma per arrivare dal principe ci sono sempre quei bei 300 kilometri che ci separano… quindi solitamente mi butto sui dolci… e quindi comincio a cucinare! 😛
Avevo voglia di qualcosa di leggero (per poterne mangiare più di uno :P) ma allo stesso tempo di coccoloso e integrale…. così ecco questo strano abbinamento… CAROTE & FICHI…
Mentre lo cucinavo, son sincera ne dubitavo pure io..poi MAGIA!
All’assaggio, nessun muffin mangiato prima in vita mia reggeva il confronto!
Tanto che Ne ho mangiato solo uno per poi portarli a casa dai miei e dal Principe per capire se ero solo io a sentirli così buoni o lo erano davvero… bhè .. secondo loro lo erano davvero!
Vi lascio quindi con tanto piacere questa ricetta! e in fondo in fondo una piccola scheda sulla carota!
INGREDIENTI (per 7 muffin)
60gr di farina per dolci Rosignoli Molini
70gr di farina di Kamut
1/2 cucchiaino di lievito per torte
1/4 cucchiaino di bicarbonato
1/2 cucchiaino di cannella
100gr di carote
1 uovo
45gr di zucchero di canna
40 ml olio evo
1 pizzico di noce moscata
75gr di fichi caramellati (o secchi o freschi quando è la stagione)
piatto in ceramica dipinto a mano Caleca pirottini di carta Tescoma |
PROCEDIMENTO
Lavate le carote, mondatele e poi grattugiatele la metà finemente e l’altra più grossolanamente e mettetela da parte. Prendete una terrina, sbattete l’uovo, aggiungetevi lo zucchero e l’olio continuando a sbattere con una frusta. In un’altra terrina mescolate la farina, il lievito, il bicarbonato e la cannella.
Unite il misto di farina al composto umido preparato in precedenza e mescolate bene il tutto. Poi aggiungete le carote e i fichi tagliati a fettine.
Prendete i pirottini e versatevi il composto fino a 3/4 dell’altezza e infornateli a 180°C per 25 minuti. Levateli da forno e lasciateli riposare almeno 5-6 minuti prima di levarli dallo stampo.
*nota: con queste dosi non vengono troppo dolci. Nel caso aggiungete un pò di zucchero.
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*La carota:
La carota è una pianta erbacea originaria delle aree temperate europee (secondo alcuni il luogo di origine di questa pianta è l’Afghanistan). La varietà selvatica della carota era nota a greci e romani, che ne iniziarono anche la coltivazione. In seguito si è diffusa in tutta Europa. La varietà attualmente coltivata è la Daucus carota.
Le varietà più diffuse sono la tonda di Parigi, la mezza lunga nantese, la Chantenay, la Berlicum. In Italia, le coltivazioni più estese di carote si trovano in Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Marche.
Le varietà più diffuse sono la tonda di Parigi, la mezza lunga nantese, la Chantenay, la Berlicum. In Italia, le coltivazioni più estese di carote si trovano in Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Marche.
Le carote sono alimenti poco calorici e quasi senza grassi, molto ricche di sostanze utili al corpo e in particolar modo di fibra, alfa e beta-carotene.
All’acquisto:
Le carote si distinguono in corte (4-7 cm), mezze lunghe (8-15 cm) e lunghe (15-30 cm). Le prime vengono raccolte alla fine di marzo, le altre maturano da fine luglio a tutto l’autunno. Le carote che acquistate devono essere dritte e prive di biforcazioni.
La lunghezza cambia con la varietà, ma è importante che tutte abbiano il cuore, cioè la porzione centrale, più ridotta possibile. Questa parte infatti è legnosa, e se troppo estesa peggiora la qualità del prodotto. La carota nana è più croccante e gradevole a vedersi una volta nel piatto.
La polpa deve essere soda e croccante, di arancione intenso, più chiaro nel cuore.
All’acquisto:
Le carote si distinguono in corte (4-7 cm), mezze lunghe (8-15 cm) e lunghe (15-30 cm). Le prime vengono raccolte alla fine di marzo, le altre maturano da fine luglio a tutto l’autunno. Le carote che acquistate devono essere dritte e prive di biforcazioni.
La lunghezza cambia con la varietà, ma è importante che tutte abbiano il cuore, cioè la porzione centrale, più ridotta possibile. Questa parte infatti è legnosa, e se troppo estesa peggiora la qualità del prodotto. La carota nana è più croccante e gradevole a vedersi una volta nel piatto.
La polpa deve essere soda e croccante, di arancione intenso, più chiaro nel cuore.
In cucina:
Le radici delle carote, se provenienti da terre biologiche o da orti casalinghi, andrebbero pulite delicatamente e non raschiate e tagliate.
Le radici delle carote, se provenienti da terre biologiche o da orti casalinghi, andrebbero pulite delicatamente e non raschiate e tagliate.
Il consumo migliore che si può fare di una carota è sicuramente a crudo: cuocere o bollire le carote fa perdere parte degli elementi utili contenuti in esse. Ma in generale, la cottura non pregiudica l’utilità dei caroteni, che sono resistenti al calore.
Oltre ad essere consumata allo stato naturale, la carota può essere utilizzata per preparare salse ed insaporire pietanze; per preparare succhi, puree, minestre, zuppe, dolci e sformati.
Conservazione:
Conservatela nel frigorifero in un sacchetto di plastica perforato. Tagliate le foglie se necessario. Le carote novelle si conservano fino a due settimane e quelle normali circa un mese, mantenendo inalterate tutte le proprie proprietà organolettiche.
Varietà:
Le carote si distinguono secondo il colore e la forma della radice.
Dal punto di vista orticolo le varietà più importanti sono quelle rosse (che producono radici di colore rosso o arancio); per quanto riguarda la forma, vengono suddivise in corte, mezzane e lunghe.
Altro carattere molto importante è l’epoca di maturazione, in base alla quale le varietà si distinguono in precoci, medie o tardive.
Fra le varietà più diffuse ricordiamo la Comune di Napoli (lunga), la Flakkee(precoce), la Grelot (corta, precoce), la Rossa lunga di Napoli.
Piccola curiosità:
Quelle “carote” che noi portiamo sulle nostre tavole sono “geneticamente modificate”. In realtà le carote in origine erano “viola”.
Nel medioevo esistevano anche quelle bianche, ma la carota arancione come la conosciamo noi oggi è “nata”, nel 1720, quando gli olandesi decisero di cambiagli il colore in onore della dinastia regnante, gli Orange, e di qui ebbe inizio la trasformazione, che non è avvenuta in laboratori, come per le moderne “modificazioni genetiche”, ma nei verdi campi olandesi, per selezione successiva, partendo da un seme di carota proveniente dall’Africa del nord.
Così nel giro di qualche anno si è arrivati ad una carota arancione, perdendo la semenza delle prime che fino ad allora erano viola o bianche.
Le carote viola non possono donarci un’abbronzatura dorata, perché non contengono betacarotene, la sostanza che da loro il color arancio, ma è ricca di antiossidanti preziosi per la nostra salute e per contrastare l’invecchiamento, perché contrastano l’azione dei radicali liberi.
Curiosità:
La carota in generale aiuta il corpo e i suoi sistemi: linfatico, nervoso, endocrino e immunitario; è un alimento remineralizzante e rigenerante di tutto il corpo, ma specialmente a livello intestinale, epidermico e ottico, in particolar modo se bevuto come centrifuga associata a qualche altro frutto.
Sono inoltre utili nell’alimentazione infantile, perché contribuiscono all’assorbimento dei liquidi a livello intestinale.
Spero di essere stata eusaustiva…. presto aggiornerò con altre news sulla carota promesso!!!! :))
Bacio
B.
Invio piacevolmente questa “scheda” sul finocchio e la ricetta che segue, alla raccolta settimanale Weekend Herb Blogging.
WHB #313
è una raccolta settimanale di ricette e schede di prodotti culinari, a base di erbe, frutta, verdure, ortaggi, cereali, etc… L’idea è nata un po’ di anni fà Kalyn, del blog Kalyn’s Kitchen... poi portata avanti da Haalo di Cook (almost) anything at least once per la versione inglese … e infine ma assolutamente non meno importante e da Brii di Briggis recept och ideer.
No no scusa…come ne dubitavi?!?!? Di cosa?!?!? Io ci avrei messo la mano sul fuoco che sarebbe stato un abbinamento super, infatti penso proprio che andrò dritta a comprare i fichi secchi. I tuoi muffins mi sconfinferano una cifra :D! Un bacione, buoni addobbi
CHE SUPERINVENZIONE! DEVONO ESSERE BUONISSIMI!
BUON ALBERO UN BACIO A TUTTA LA FAMIGLIA!!! a restro caraaa!
favoloso come abbinamento, lo proverò di sicuro
Anche io oggi ho fatto l’albero, prima volta che riesco a farlo in questi giorni di festa ….
Questi muffin sono proprio deliziosi, li provo sicuramente!
Muffins SUPER golosi! Un abbraccio SILVIA
Il tocco del fico caramellato… non ha prezzo! Fanno veramente gola, un bacio
Sono meravigliosi! Io poi non amo troppo i dolci, o meglio, amo proprio questi qui, adatti alla colazione o alla merenda, poi mi piace tanto il fatto che usi l’olio, anch’io lo uso sempre e lo preferisco tantissimo al burro n questi dolcini qua!
un bacio, a presto ^^
scopro con piacere il tuo blog, grazie di aver partecipato al WHB, ciauzzzzzz
Fantastici questi muffin!!!!
This post is absolutely fetish-worthy and I’ve been inspired to include it in my Friday Food Fetish blog. If you have any objections, please let me know
Deliziosi questi muffin! Mi piace l’abbinamento con i fichi secchi!Ciao
I’ve never really liked dates, but these muffins sure look delicious
Quanto mi piacciono i dolci con le carote, strepitosi questi muffins!!!!!
Delicious look amazing I love them and the colour:))